Jacopey Cioccolato Peyrano
CATEGORIA: Mangiare e BereID ANTICONTRAFFAZIONE N.1720
Il Giusto del cioccolato vuol dire Torino, la patria del gianduiotto, uno dei vanti di Peyrano.Il Giusto Ú: fare cioccolatini dalle mille forme, per far sognare tutti. Perché il piacere del cioccolato passa dal palato ma anche dagli occhi!
Ogni produttore Ú convinto che il suo sia quello migliore, o almeno di questo cerca di convincere i suoi clienti. Gusto del cioccolato vuol dire Torino, la patria del gianduiotto, uno dei vanti di Peyrano.
Cioccolato autentico vuol dire cioccolato artigianale e noi lo produciamo dall'inizio alla fine nella nostra fabbrica.
Dalla nostra abbiamo l'esperienza di un secolo intero.
Sappiamo tutto delle origini del cacao e scegliamo attentamente i paesi in cui prenderlo, sia per selezionarne la qualitàsia per essere certi che il lavoro venga retribuito in modo equo.
Vogliamo diffondere le nuove scoperte scientifiche che dimostrano come il cioccolato possa essere persino un toccasana per la salute. Oltre che un dispensatore di felicitàe l'amico più fedele del palato. Così un giorno ci Ú venuto in mente che del cioccolato ci interessa il giusto non meno che il gusto. E di questa cittàin cui siamo nati, che amiamo e che vediamo con gioia aprirsi al mondo vogliamo continuare ad essere ambasciatori.
Del giusto di Torino.
Nella fabbrica di Bruna e Giorgio Peyrano si inizia dalle fave. Ovvero, le fave di cacao, arrivate a Torino nel laboratorio di Corso Moncalieri dai fornitori di fiducia in diversi continenti, vengono tostate a fuoco diretto, in una stufa alimentata da legno d'ulivo, per eliminare ogni residuo di aciditàsuperflua.
Il Rompicacao le frantuma e riduce in granella, poi il Melangeur, a una temperatura di 45, schiaccia la granella e ne fa uscire il burro di cacao. Dalla pasta di cacao si ottengono i pani, i Lingotti di Giorgio e Bruna: mattoncini profumatissimi che vengono conservati per le lavorazioni successive. Al momento giusto accolgono zucchero a velo, burro di cacao e vaniglia; infine, sciolti, riposano in grosse vasche. Prima di diventare tavolette o cioccolatini vengono lavorati nelle conche ben 72 ore: Ú una fase delicata, indispensabile per ossigenare e amalgamare il cioccolato e garantirgli la giusta pastositàe un gusto vellutato.
Con le variazioni di temperatura perfettamente calibrate del temperaggio, infine, ogni cristallo di cacao si stabilizza, per ottenere una perfetta consistenza al palato, e la superficie diventa lucida e irresistibile.
Il Giusto Ú: seguire la filiera del cioccolato dall'inizio alla fine, dalla fava alla tavoletta. Solo così si può sorvegliare davvero su aromi e qualità, ed evitare lo sfruttamento dei lavoratori nei Paesi di produzione Volete vedere tutto questo da vicino? Giorgio Peyrano vi accompagna a visitare la sua fabbrica (assaggiando cioccolatini appena fatti) dal lunedì al venerdì.
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